Andando da Sampierdarena verso Teglia ho avuto l'impressione che l'immigrazione abbia avuto nei due casi effetti speculari fra di loro.Sampiedarena era un tempo un quartiere anche borghese ma è ormai abbandonato da quella borghesia allora legata all'industria e al commercio e in questi tempi di universale mobilità personale migrata in altri quartieri cittadini. La zona centrale, con immobili anche di pregio e appartamenti molto spaziosi, si è quindi fortemente deprezzata, tanto più che gli appartamenti spaziosi sono poco adatti alle esigenze della famiglia italiano moderna, sparuta di componenti e figliolanza, mentre si prestano bene per le numerose poli-famiglie degli immigrati. I Sampierdarenesi invece sono rimasti in collina nei quartieri più periferici e popolari, in alcuni casi nati con qualche pretesa, poi resa vana dalla congestione urbanistica e del traffico.L'opposto è successo forse nella bassa Val Polcevera, dove le zone centrali, nate operaie per l'industrializzazione tardo-ottocenteca attorno ai nuclei antichi (Certosa, Rivarolo) preesistenti sono tuttora molto vive, forse per merito anche degli interventi di riqualificazione urbana di qualche decennio fa; mentre le zone periferiche (ma non quelle davvero collinari) più scomode e insultate dall'infrastruttura autostradale sono andate giù.
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