Riprendo quanto parecchi anni fa ormai avevo scritto per il sito roccatagliata.org che avevamo messo su in un gruppo di amici. Lo faccio dopo aver scoperto per caso che questo pezzo è stato ripreso l'anno scorso da un giornale on-line: l'ho riletto, e mi va ancora bene.
Roccatagliata
è oggi un piccolo centro nell’entroterra del levante genovese, in alta
Fontanabuona e in comune di Neirone e certamente gli anni della sua storia sono
più numerosi degli odierni abitanti.
Sede
di ritrovamenti preromani, feudo dei Fieschi e poi della Repubblica Genovese,
capoluogo di podesteria assieme a Neirone, Roccatagliata è stata per molti
secoli punto di stazione di importanti itinerari fra costa ligure e pianura
oltremontana, molto al di là del giogo appenninico soprastante, che con gli
altisonanti nomi di alcuni monti su e presso il crinale, come il Corsica e il
Caucaso, suggerisce alla mente orizzonti vasti e terre remote come quelle dove
tanti figli del paese sono andati a cercare miglior fortuna.
Sul
percorso della storia, così intrinsecamente collegato a quelli della geografia
che contribuiscono a tracciarlo, Roccatagliata è stato un centro importante
prima di riposarsi nel silenzio dei boschi nel ricordo di un passato che può
sempre ritornare ad essere futuro.
Ma
Roccatagliata è anche un nome di famiglia o meglio di famiglie, che da un’unica
matrice molto vicina al vecchio castello diruto del paese si sono via via
diffuse prima verso Genova e la Riviera, poi verso altre città e contadi
italiani, per attraversare infine l’Oceano e giungere numerose in America
Latina, dove forse oggi i Roccatagliata sono tanti se non di più di quelli
della “madrepatria”.
Il
legame del nome di famiglia con quello del villaggio, anche se non dimostrato
documentalmente sin dalle sue origini, è certo. Del resto si tratta di una
storia tanto lunga da scusare la mancanza di certificati di nascita scritti: il
primo Roccatagliata è presente a Genova nel 1117 e da allora le presenze sono
molto significative. Annalista, scultore, organario, frate e scrittore, poeta e
letterato, mugnaio, capitano di mare, nobiluomo nell’ “Albergo” dei Giustinani,
garibaldino assieme ad altri 999, suonatore di tango, ricercatore e professore
universitario: sono molte le attività in cui almeno un Roccatagliata si è cimentato.
Oggi,
grazie all’interesse, alla curiosità e alla buona volontà di alcuni
Roccatagliata, della “madrepatria” rivierasca e genovese, ma anche di altre
regioni italiane come di altre nazioni e continenti è nato il desiderio di
impegnarsi per il l’individuazione e il riconoscimento di un tratto comune di
famiglia. Ma anche se ciò non fosse possibile, in fondo poco importa. Non si
tratta certo di ricercare una gloria che quando esiste, piccola o grande che
sia, è già scritta, ma di curiosità verso il proprio passato, forse di rispetto
verso i vecchi, magari anche dalla simpatia di trovare degli omonimi in signori
e signore sconosciute che da vicini di elenco telefonico potrebbero diventare
amici.
Certo
non si tratta di un compito facile perché il tronco comune è ormai lontano nel
tempo e nello spazio, ma proprio questo fatto può rendere intrigante la
prospettiva della conoscenza reciproca, perché la pone al di la là del sapore
un po’ folcloristico, da festa della leva, che avrebbe una maggiore vicinanza
come avviene in tanti casi analoghi.
E
poi, un poco proteiformi come sono, i Roccatagliata possono iniziare le loro
ricerche partendo in casa perché, forse in omaggio all’antica tradizione
annalistica, hanno “in famiglia” anche degli storici (o meglio delle storiche).
Un primo raduno era previsto nel prossimo autunno ma sia le difficoltà allo
spostamento dei cugini di oltreoceano sia l’impossibilità di trovare e
studiare in questo breve lasso di tempo
un sufficiente materiale documentario lo faranno con tutta probabilità
rimandare. D’altronde se dalla loro prima comparsa in pubblico nel 1117 è
questa la prima volta che i lontanissimi cugini sentono il desiderio di
ritrovarsi fra loro, vale forse la pena di aspettare ancora un poco per fare le
cose meglio.
Nel
frattempo il gruppo dei genovesi e rivieraschi ha individuato una casa comune
presso l’Associazione dei Liguri nel mondo “Gens Ligustica in Orbe”, che è ben
lieta di aprire la propria porta a tutti coloro che portano tale nome, ligure
in modo schietto e inequivocabile come pochi altri. Un’Associazione che forse è
il punto di incontro migliore per una “gens” che in Internet mostra forse tanti
nomi di battesimo in spagnolo quanti in italiano.
Genova, luglio 2004
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