sabato 10 giugno 2017

La mente e il braccio

Si tratta di un’immagine che se applicata alla singola persona appare appropriata e salva tante braccia da incidenti, pur se la mente che si assenta anche per poco causa gravi e talvolta irrimediabili danni.
Ma in organizzazioni complesse può essere fonte di ingiustizie, perché spesso diventa la mente e la mano.
La mente che progetta e organizza, la mano che scrive e racconta, con buona pace del braccio che ha lavorato e troppo spesso viene dimenticato nella narrazione delle cose trasmessa ai posteri, in tal modo resi ignari. I più accorti di essi si regalano il beneficio del dubbio, ma molti, troppi, ne traggono indebite e dannose certezze.

Che c’entra questo con l’atto di camminare? C’entra, c’entra: si passa, si vede, si guarda, poi si legge, ci si informa e si rimane fregati.
Ma la scelta di che cosa raccontare vale per tutto, non è solo una questione storiografica (il problema del fatto storico).